La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421) e successive modificazioni e integrazioni e del decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997 (Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private), disciplina in relazione alle strutture sanitarie e sociosanitarie:
le procedure e i requisiti per l’autorizzazione all’esercizio delle attività;
le procedure, i requisiti e le condizioni per l’accreditamento istituzionale;
le procedure per la vigilanza e il controllo sul possesso dei requisiti di autorizzazione e di accreditamento;
gli accordi e i contratti con le strutture accreditate pubbliche e private.
Nel rispetto della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) e del decreto del Ministro per la solidarietà sociale 21 maggio 2001, n. 308 (Regolamento concernente requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’articolo 11 della L. 8 novembre 2000, n. 328), disciplina, altresì:
le procedure e i requisiti per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale di cui alla legge regionale 24 maggio 2006, n. 12 (Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari) e successive modificazioni e integrazioni;
le procedure per la vigilanza e il controllo sul possesso dei requisiti di autorizzazione.
La presente legge persegue le seguenti finalità:
assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, individuando idonee modalità di risposta ai fabbisogni sanitari e sociosanitari evidenziati dagli strumenti di pianificazione nazionale e regionale;
garantire la libertà di scelta da parte degli assistiti;
garantire la parità di diritti e di doveri fra le strutture pubbliche e private disciplinate dalla presente legge e il concorso delle stesse, nell’ambito della programmazione regionale, alla realizzazione degli obiettivi di assistenza sanitaria e dell’integrazione sociosanitaria;
promuovere la qualità dei servizi erogati attivando processi di continuo miglioramento e di competitività fra le strutture accreditate;
semplificare le procedure di autorizzazione e di accreditamento in ottemperanza alle disposizioni nazionali in materia;
promuovere l’efficienza, l’efficacia, l’appropriatezza e l’uniformità delle prestazioni rese ai cittadini;
assicurare un sistema di autorizzazione e accreditamento omogeneo su tutto il territorio ligure.